de Magistris finalmente a casa? di Raf Ambrosino

 




La metto giù semplice semplice in modo da essere più chiaro possibile.
Giovedì 12 novembre prossimo è convocato il consiglio comunale per la discussione del bilancio preventivo 2020 del Comune di Napoli. Se la delibera di bilancio viene bocciata dalla maggioranza di presenti, il consiglio comunale, la giunta e il sindaco stesso decadono e vengono sostituiti da un commissario prefettizio nominato dal governo che assumerà la guida dell'ente provvedendo alla essenziale amministrazione fino alle nuove elezioni previste per la prossima primavera.
I consiglieri comunali sono 41, compresi il sindaco che è anche consigliere comunale, la maggioranza assoluta è dunque di 21 voti ma le delibere vengono approvate o bocciate con il voto della maggioranza dei presenti nel momento in cui il presidente del consiglio comunale dichiara aperta la votazione. 

Quindi, se tutti i consiglieri comunali partecipano alla seduta e votano secondo la loro posizione politica, così come si presuppone nello schema raffigurato, il termine, la fine dell'amministrazione de Magistris è già segnata. 
Infatti, 19 voti dei consiglieri rimasti a sostenere l'amministrazione, non bastano per votare favorevolmente il fondamentale atto amministrativo.
Al sindaco, quindi, non resta che contare su almeno 2 consiglieri disposti a cambiare idea e votare a favore del bilancio in modo da raggiungere 21 voti contro 20, oppure contare sull'assenza in aula di almeno consiglieri 4 consiglieri dei 22 oggi contrari, in modo da far passare l'atto con 19 voti contro 18, oppure un combinato disposto delle due cose.
Quindi, stavolta, per porre termine all'era de Magistris anticipatamente, contano i presenti dell'opposizione piuttosto che gli assenti a oltranza per far venir meno il numero legale, eventualità scansata dal sindaco prevedendo la cosiddetta "seconda convocazione" (di cui ho già scritto:  https://rafambrosino.blogspot.com/2020/06/de-magistris-senza-sfiducia-ma-senza.html per il giorno 14 novembre. 
Va detto che la situazione e le posizioni descritte nello schema possono variare nel giro delle prossime ore considerando due fattori, il primo è che ci sono consiglieri che ancora sostengono l'amministrazione che si sono candidati, qualcuno addirittura eletto, con Vincenzo De Luca in consiglio regionale, che potrebbero cambiare idea (tutti quelli candidati con De Luca sono contrassegnati da stelle) anche in virtù dello scontro, ancora più aspro in questi giorni, tra sindaco e governatore. Il secondo fattore sono le assenze forzate per i contagiati da Covid 19 che dovrebbero essere 3 fino a questo momento, 2 dell'opposizione e 1 della ex maggioranza. 
Insomma, se c'è volontà, determinazione e presenza in aula di chi ha già dichiarato di votare contro il bilancio oppure di astenersi (l'astensione equivale a voto contrario), la giunta de Magistris non ha scampo. 
A cosa assisteremo giovedì prossimo non è dato sapere con certezza ma la possibilità della fine di questa amministrazione non è mai stata così reale e a portata di mano, i telefoni sono bollenti già da oggi, noi speriamo che tutti i consiglieri siano consequenziali alle loro posizioni, dichiarazioni e atteggiamenti politici finora tenuti. 
Vogliamo essere convinti che in consiglio ci siano non solo rappresentanti del Popolo, ma anche uomini e donne coerenti e responsabili rispetto allo sfascio amministrativo che ci accompagna da lunghissimi 9 anni e mezzo. 
Ci piace illuderci? Vediamo...



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