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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Ruolo mondiale o altro? Proviamo a indovinare per esclusione.

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Con l’avvicinarsi di ogni tornata elettorale dal 2011 ad oggi, Luigi de Magistris annuncia partecipazioni, candidature, personali o di liste del suo movimento. In verità, dopo il mancato raggiungimento della soglia di sbarramento del 3% e del conseguente flop con “Rivoluzione civile”, movimento che mise in piedi insieme a Ingroia per le politiche del 2013, l’approccio è abbastanza cauto e guardingo. Restò infatti ufficialmente e sostanzialmente neutro alle europee del 2014 e alle regionali del 2015, per poi impegnarsi per la riconferma al comune di Napoli, che ottenne nel 2016. La legge, l’articolo 51 del Testo unico degli enti locali in particolare, impone un limite massimo di due mandati consecutivi per i sindaci e quindi non c’è possibilità, per il nostro, di ricandidarsi sindaco per la prossima volta nel 2021. Proviamo dunque a prevedere e indovinare se, dove, con chi e quando l’attuale sindaco di Napoli proverà a continuare la sua carriera politica nelle istituzioni. Provand

Reddito di cittadinanza e gioco d'azzardo

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Il lavoro che svolgo mi porta a contatto con tante persone e mi capita di partecipare, o soltanto ascoltare, più o meno involontariamente, alcune conversazioni. Più d'una volta ho sentito parlottare del reddito di cittadinanza, delle aspettative e delle speranze che ha ingenerato in tante persone più o meno bisognose, ho sentito palare degli stringenti requisiti, di Caf capaci o impreparati, insomma, uno di quegli argomenti molto discussi negli ultimi tempi, ovviamente per la misura del governo effettivamente diventata operativa da qualche settimana. Ma la discussione che ho ascoltato involontariamente qualche giorno fa mi ha lasciato alquanto perplesso e allarmato. Ascoltando infatti una persona che si rivolgeva ad un'altra, ho sentito raccontare una storia veramente deprimente. La storia di un titolare di reddito di cittadinanza con il vizio del gioco che baratta l'importo della sua carta, circa 600 euro, con 400 euro di contanti, soldi che subito dopo sperpera al g

Pronto soccorso al San Giovanni Bosco. Vi racconto la mia esperienza

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gli episodi di malasanità relativi anche al cattivo funzionamento degli ospedali e della macchina organizzativa dei pronto soccorso, balzano alle cronache immediatamente e destano comprensibili sentimenti di sdegno e preoccupazione. Non trovano spazio invece nelle cronache, o meglio, ne trovano molto meno, quegli episodi di efficienza ed efficacia che pure accadono, numerosi, in tanti presidi medici. La sanità Campana, quella di Napoli in particolare, tante volte è stata protagonista di disastri organizzativi, strutturali e professionali,  che costano tanto a pazienti sfortunati per essere stati portati in quell'ospedale piuttosto che in un altro, di essere stati visitati da un medico piuttosto che da un altro e di esserci capitati proprio quando le attrezzature non funzionavano oppure erano in perfetta efficienza.  E poi ci sono dei luoghi che diventano anche simbolo di questa inefficienza, come ad esempio, l’ospedale San Giovanni Bosco, protagonista in negativo