#Colombogate. Com'è andata secondo me.







Tony Colombo è senza dubbio un personaggio ultra popolare, conosciuto e amato da suo pubblico che lo segue, ascolta e canta le sue canzoni. Un selfie insieme a lui è foriero di tanti like e commenti. Gli risulta facile utilizzare i social e i suoi già tantissimi follower, in quanto cantante, sono aumentati in modo esponenziale per la favola del prossimo e poi avvenuto matrimonio con la sua amata, una favola raccontata e scandita sapientemente con vari eventi e lanci di canzoni in tema appositamente composte. Diciamo che Colombo ha quasi lo stesso numero di follower del sindaco di Napoli. Già, il sindaco, che di fronte alle possibilità di utilizzare situazioni o personaggi popolari non esita e non mostra titubanze, l'importante è che non si parli di trasporti, rifiuti, bilancio e di tutte le cose di cui si dovrebbe occupare. Un modo semplice e populistico di accumulare consenso elettorale. Quindi? Quindi subito sì alla richiesta di officiare il matrimonio tra il neomelodico e la sua futura sposa. Già immaginava i titoli di giornali e i commenti su un sindaco che non disdegna la cultura popolare, che riconosce e valorizza tutte le differenze...sarebbe stato un successo, un sindaco del popolo tutto, senza puzza sotto il naso. Peraltro aveva già incontrato il popolare cantante, e lo aveva ricevuto addirittura a palazzo San Giacomo. E a ridosso della sua campagna elettorale...
E quindi? E quindi succede che qualcuno gli sussurra in un orecchio chi è la sposa, da quale famiglia proviene e a chi era maritata qualche tempo fa. E allora subito retromarcia, indietro tutta, perché poteva essere uno scandalo, anzi, lo sarebbe sicuramente stato se ad officiare "quel" matrimonio fosse stato proprio chi professa legalità un giorno si e l'altro pure. Nessuna commistione, neanche minima ci doveva essere. Ma come comunicare a Colombo la rinuncia ad officiare senza urtare la suscettibilità di chi è persona incensurata così come è incensurata la sua futura moglie? Semplice, con una scusa, dicendo di essere avere altro impegno, magari di natura istituzionale. Ecco fatto, problema evitato? Macché, il problema si ripresenta quando il cantante mette in campo un vero e proprio spettacolo, sia in piazza Plebiscito e sia al Maschio Angioino durante il matrimonio qualche giorno dopo con relativi ringraziamenti in fondo al video per il Comune e per lo stesso sindaco per la gentile collaborazione. Una cosa inaccettabile per il sindaco e la sua assessora competente risultare in qualche modo consapevoli e al corrente.  Ed ecco che i due, sindaco e assessora, si rincorrono con dichiarazioni tese a smentire, più o meno velatamente, ogni tipo di coinvolgimento e di rapporto con i due e con tutto quello che è successo. E poi? E poi vengono fuori le carte, le foto che testimoniano esattamente il contrario insieme alle di dichiarazioni esplicite del cantante relative a più telefonate anche con il fratello del sindaco...
E chest'è


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