Lunedì sindaco a casa! Lunedì sindaco salvo! di Raf Ambrosino
Ecco la situazione attuale (secondo me) per il consiglio
decisivo di lunedì prossimo sulla manovra di bilancio preventivo 2020 che decreterà il termine o il prosieguo dell'amministrazione targata Luigi de Magistris. Sì, avete letto bene, preventivo 2020 anche se alla fine dell'anno manca qualche settimana... vabbè, questa è un'altra storia, tralasciamo e andiamo avanti. Com'è la situazione, il sindaco va a casa oppure no?
I numeri sono numeri, gli uomini e le donne sono uomini e
donne. Poi ci sono altre categorie di persone, ma vedremo.
Sono elencati tutti i consiglieri e le loro posizioni note ed
espresse fino a stamani. Contrari/astenuti al bilancio (l'astensione vale come
voto contrario), favorevoli, indecisi e c'è, anzi, ci sarebbe, anche un
subentrante, Armando Coppola che prende il posto di Mara Carfagna, che però
Sandro Fucito, presidente del Consiglio comunale, non vuole far subentrare come
pure dovrebbe, alla prima seduta utile per consentire il ripristino dell’interezza
del Consiglio. Un'azione deprecabile, messa in campo per concedere un vantaggio
al sindaco che eviterà un voto contrario. Speriamo che su questo punto Forza
Italia e l’opposizione tutta mettano in campo una battaglia in apertura della
seduta. Penso ad una pregiudiziale che, se votata dalla maggioranza dei
presenti, potrebbe far accomodare il consigliere subito, un minuto dopo il voto
favorevole al documento, tra i banchi del consiglio. Il Consiglio comunale è
sovrano.
Se non si riesce a far subentrare Coppola, cosa gravissima
che ucciderebbe la democrazia e la rappresentanza popolare, bisogna fare i
conti solo su 40 consiglieri, compreso il sindaco che, come noto, è anche
consigliere comunale e quindi vota come gli altri.
Dallo schema leggete che i voti contrari e astenuti alla
manovra di bilancio, al netto delle assenze tra le fila dell'opposizione o degli indecisi che salverebbero il
sindaco, sono 19, contro quelli a favore che sono 18, compreso il
primo cittadino. I consiglieri indecisi, di cui non si conosce né l’intenzione
di voto o se parteciperanno alla seduta sono 3 e sono determinanti. Se, infatti
tutti e 3 fossero presenti e votassero a favore del documento, il bilancio
passerebbe e il consiglio comunale non si scioglierebbe lasciando tutti al loro
posto, sindaco giunta e consiglieri tutti.
Allo stesso modo, se uno solo dei 3 decidesse di votare
contro o di astenersi e gli altri 2 votassero a favore si otterrebbe un
pareggio di voti, 20 a 20 che decreterebbero comunque la bocciatura del
bilancio (le delibere passano a maggioranza di voti favorevoli dei presenti).
E ancora, se uno degli indecisi decidesse di non partecipare
alla seduta e gli altri due votassero a favore, il bilancio verrebbe approvato
(21 contro 19).
Potete facilmente dedurre altre soluzioni e somme matematiche
che si possono configurare con assenze e voti contrari e favorevoli che ognuno
di loro può cambiare e dedurre che finanche il Covid, qualora colpisse (non lo auguriamo a nessuno) un consigliere
Qualcuno dice che le minacce, più o meno verbali, ma in ogni caso molto
pesanti, ricevute da alcuni consiglieri da qualche lavoratore Lsu che aspetta da
questa delibera la propria stabilizzazione, potrebbero influire sulle decisioni di
alcuni consiglieri. Ma noi non ci crediamo.
Non ho molte informazioni sui tre consiglieri indecisi e lungi da me produrre giudizi su passate e recenti candidature con il Pd o in sostegno di Vincenzo De Luca qualche settimana fa, oppure su posizioni politiche fortemente critiche verso l’amministrazione comunale, espresse brillantemente in tante sedute di commissione e di consiglio comunale, ma spero che, a nome di coloro che li hanno votati e anche a nome dei cittadini napoletani a cui sono stati negati servizi portati allo sfascio in questi ultimi dieci anni, dai trasporti ai rifiuti, dalla cura del verde al welfare, dal traffico alle periferie abbandonate, alle mille illegalità e abusi cresciuti e mai combattuti, per finire al bilancio, ai bilanci falsi, imbottiti da dieci anni di fesserie, di previsioni di incassi, di vendite, di opere mai realizzate. In mano a loro tre e a tutti i restanti consiglieri c’è il giudizio di questi nove anni, un giudizio che deve essere di forte monito per i sindaci che verranno.
Volutamente, non ho indicato i partiti o i movimenti di appartenenza per ogni singolo consigliere, perché domani ci sono uomini e donne in rappresentanza dei napoletani nel consiglio comunale della città, una Napoli tanto bella quanto maledetta che merita ed ha estremo bisogno di una guida seria, competente, che dica verità al popolo e non contrabbandi fesserie per realtà.
Ah, volete mio parere sul come andrà a finire? Secondo me il bilancio passerà e il sindaco si salverà. E vi giuro, mai come questa volta vorrei aver torto.
Commenti
Posta un commento