Chi sono i candidati che correranno per sostituire l'#OrmaiExSindaco di Partenope?


Napoli - Palazzo San Giacomo | La facciata del palazzo sede … | Flickr




Mancano meno di dieci mesi all'inizio della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Napoli e per l’elezione del nuovo sindaco. 

La città ha davanti un passaggio epocale della sua storia, de Magistris è quasi l’ex sindaco di Napoli ma ancora tarda una discussione pubblica e tra i partiti, in parte giustificata per l’emergenza in atto, su chi devono essere i candidati e le coalizioni in campo per dar vita alla disputa che individuerà il nuovo primo cittadino e la sua squadra di governo. I giochi per la Regione, invece sono fatti, si voti a luglio o a ottobre che sia, i candidati e le coalizioni sembrano già in gran parte delineati, è ora quindi di ragionare del comune più grande del mezzogiorno.

La città ha bisogno di una netta inversione, ha bisogno di guida seria e affidabile che sappia condurre Napoli sulla strada della ripartenza economica, dello sviluppo di nuove economie e che sappia riportare la qualità dei servizi al cittadino degni di una metropoli europea. Una figura istituzionale autorevole, capace di dialogare con la Regione e il governo centrale, di qualsiasi colore politico essi siano. Un capo dell’amministrazione che usi toni pacati, seri e fermi, fermissimi, soprattutto quando si rivendica attenzione e risorse per la terza città d’Italia. Uno a cui piaccia Pulcinella come maschera simbolo di Napoli ma che non farà mai niente per interpretarlo nello svolgimento delle sue mansioni. Uno che sappia rappresentare veramente tutta la città e anche tutta la provincia, visto che il sindaco del capoluogo eletto, per una bislacca legge nazionale, diventa automaticamente anche sindaco metropolitano.

Inizierà dunque, mi chiedo, questo dibattito sui futuri candidati, sui programmi, le coalizioni, ancora così inesistente in tutti i partiti, nei movimenti e nel dibattito pubblico in generale? Cosa aspettano i segretari, i coordinatori di partito, i portavoce di movimenti, a comunicare, rendere noto almeno il profilo che dovranno avere i loro candidati? È troppo indicare, già ora, almeno le pregiudiziali per le future alleanze? In attesa che sorga la beata discussione per il futuro della nostra bellissima Partenope, sarà ben poco utile ritornare a commentare la mala amministrazione di questi ultimi nove anni.

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